End Fed Half Wave per gli 80 metri, versione corta
Mi mancava un'antenna da dedicare ai soli 80 metri, anche se questa end fed è una multibanda
Dal momento che mi mancava la copertura degli 80 metri ho pensato di autocostruirmi un’antenna che mi coprisse decentemente questa banda bassa. Facendo una rapido giro sul web la migliore filare che fungesse allo scopo era sicuramente un dipolo dedicato, ma non avendo lo spazio adeguato per la stesara di 20 metri di filo per braccio ad un’altezza adeguata ho dovuto dirottare su qualche altro progetto.
Alla fine ho deciso di riprodurre il progetto di G0KYA di cui potete scaricare nei riferimenti il pdf originale.
Materiale necessario
scatola elettrica ermetica da esterno per il trasformatore
toroide FT240-43 o in alternativa T200-2
filo di rame smaltato per il trasformatore 49:1
bobina di carica da 110μH (mi raccomando microHenry e non milli) realizzata su tubo in PVC
circa 25 metri di filo da 1,5 mm2 per l’antenna ed il codino dopo la bobina
viti e bulloni in abbonadanza
nanoVNA per la taratura dell’antenna o altro strumento VNA
un palo telescopico o un palo fisso per issare i primi metri (io l’ho stesa in configurazione sloper)
Il trasformatore
L’impedenza tipica di questa antenna è decisamente variabile oscillando in un range compreso tra 2000-5000 Ω. A questo scopo è importante realizzare un trasformatore d’impedenza che rieasca a ridurmi il valore quanto più possibile vicino ai 50 Ω del nostro RTX. Quindi il rapporto scelto è un 49:1. Per realizzarlo (come da schema sotto) dobbiamo realizzare le prima due spire bifilari e altre 7+7 spire in controfase.
Per la realizzazione delle spire bifiari procedete cosi: prendete circa 1 metro abbondate di filo (se prima volete fare delle prove prendete un pezzo di spago a misura per vedere quanto ve ne serve e non sprecare costoso filo di rame), tagliatelo, ripiegate i primi 20 cm su se stesso (vedi il video allegato, attenzione che nel video le misure sono in inches) e cominicate torcerlo su se stesso con una pinza fino alla fine dei primi 20 cm, il rimante filo vi servirà per la realizzazione delle spire in controfase.
Inserite il trasformatore nella scatolina ermetica (con i fori precedentemente fatti come vedete nella mia realizzazione qui sopra), saldate il tutto al PL come da schema ed il trasformatore è finito.
Attenzione: nel mio caso non ho inserito nessun condensatore da 100pF poichè a me l’antenna serve solamente a coprire gli 80 metri come dichiarato in precedenza. Il condensatore sembrerebbe migliorare le condizioni di adattamento per le bande più alte.
Bobina di carica
Per quanto riguarda la bobina di carica avendo in casa un tubo in PVC da 40mm ho usato quello ma potreste crearvi una bobina con un tubi di diametro differente, l’importante è che sia del valore di 110μH. Per aiutarvi a calcolare numero di spire necessarie e la lunghezza della bobina vi lascio più sotto il calcolatore che ho usato. Nel mio caso ho fatto 91 avvolgimenti su un tubo da 40mm per una lunghezza di 10cm.
Per arrivare al corretto valore di 110μH come vedete in foto qui sotto, mi sono aiutato con un misuratore di LCR (potreste calcolarlo anche con il nanoVNA ma l’ho trovato molto complesso come procedimento) che trovate anche su amazon e vi consiglio di acquistare; utilissimo anche per qualsiasi altra misura di componenti passivi, vi lascio sotto i riferimenti del mio. Procedete in questo modo, dopo aver avvolto le prime spire fissatele con dello scotch di carta in modo tale che non si srotolino e procedete mano a mano con le altre fino ad arrivare al numero richiesto. In teoria per ottenere il valore ricercato potreste aver bisogno di qualche spira in più o in meno e potete infatti monitorare la situazione collegando ai capi della bobina l’LCR e misurare l’induttanza. Nel caso poi fosse troppo alta disavvolgete una o due spire e vedete in tempo reale come varia. Comunque anche se il valore di induttanza in μH fosse leggermente più alta o più bassa a prodotto finito non c’è nulla di cui preoccuparsi, allungheremo o accorceremo infatti il codino per gli 80 metri fino ad ottenere il valore richiesto come vedrete più sotto.
Elemento radiante
L’antenna di per se stessa non consiste in altro che un semplice filo radiante intermezzato dalla bobina di carica che serve per coprire la banda degli 80 metri appunto. Quindi procedete come segue, tagliate un primo spezzone di 20 metri abbondanti ed un secondo spezzone di 2,5 metri per il codino. Il primo spezzone di filo (20m) va dal trasformatore 49:1 alla bobina, il secondo spezzone (2,5m) va dalla fine della bobina fino all’isolatore per agganciare l’antenna finita. Secondo lo schema riproposto da G0KYA prevede di issare i primi 8 metri di elemento radiante in verticale su un palo. All’inizio io avevo usato il mio palo telescopico della Spiderbeam che funzionava molto bene allo scopo ma si piegava comunque troppo avendo il da sorreggere gli altri 12 metri di filo più la bobina ed il codino. Così ho pensato di issare invece che i primi 8 i primi 5 su un palo in alluminio (dove è montata anche la mia bibanda per le V/UHF) in modo tale che potesse sorreggere il peso.
Taratura
Se avete a disposizione un nanoVNA la taratura risulterà molto semplice, ricordatevi di tarare sempre lo strumento prima di ogni misura. Canonicamente andrebbero accordati prima i 40 metri e poi gli 80 allungando o accorciando il codino al bisogno ed in base alla porzione di banda che ci interessa. Nel mio caso mi interessa solo la porzione CW e quindi sono riuscito ad ottenere un accordo ottimale intorno ai 3.538 MHz con SWR 1.166, accordo ottimale per la mia zona di lavoro.
Performance e primi QSO effettuati
Devo dire che sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, l’antenna è abbastanza silenziosa e le performance sono di tutto rispetto considerata l’autocostruzione ed il bassissimo costo ed i primi QSO effettuati con circa 40/50 watt. Sono riuscito infatti a collegare con tranquillamente Germania, Austria, Russia Eropea e zona 3, 4 ed 8 in Italia. Che dire, sicuramente un’antenna facile da costruire e dal basso costo per i materiali impiegati. L’unico punto di debolezza è che comunque richiede, nonostante isuoi circa 23mt “contenuti” un discreto spazio per essere distesa.
Buoni QSO a tutti e 73 de IU3QOA Riccardo
Riferimenti
Calcolatore per l’induttanza della bobina